Le camere anaecoiche.
Anecoico significa privo di eco (dall'inglese anechoic). Le stanze o camere anecoiche sono degli ambienti di sperimentazione del suono o di elettromagnetismo. Dei luoghi completamente isolati acusticamente e senza riflessione interna. Un ambiente acusticamente asciutto. Generalmente, sono composte da due camere, una dentro l'altra. Sono ambienti di misurazione in condizioni di assenza di riverbero acustico e della pressione acustica prodotta dalla fonte sonora diretta, nonchè delle vibrazioni che noi stessi produciamo.
Tali fattori, per provvedere a misurazioni fonometriche di alta precisione, devono essere eliminati. Il loro isolamento\assorbimento acustico deve essere calibrato in base agli utilizzi e gli obiettivi delle misurazioni stesse (abbiamo camere anecoiche e semi anecoiche le quali differiscono per dimensioni.). Le norme che ne prescrivono le sue caratteristiche costruttive sono contenute nelle Iso 3740.
La stanza anecoica di Minneapolis.
Nel caso di quella di Minneapolis la stanza più interna ha uno strato di un metro di lana di vetro. Le pareti interne sono composte da una schiuma tridimensionale capace di assorbire la buona parte delle onde sonore (il 99%). Si percepisce una rumorosità parì a -9,4 db, mentre ben sappiamo che l'udibile per gli esseri umani è pari a 30 db!!!! Entrando in questa stanza si diventa l'unico produttore di suoni o rumori. Sono totalmente provenienti dal proprio organismo e il sentirli in maniera perdurata, può portare a scompensi psichici. Spegnendo le luci si può provare a sperimentare l'esposizione sensoriale al silenzio. Nessuno ha mai resistito più di 45 minuti.
Molteplici fini.
Gli utilizzi di una stanza anecoica sono molteplici. Può essere utilizzata per fini clinici per studi ad esempio sull'ipocausia (sordità) o per sperimentare la nuova generazione di elettrodomestici che devono garantire una rumorosità inferiore (le direttive oggi sono più esigenti).