Lombardia: la legge nr 13 del 2001.
E' la legge regionale nr. 13 del 10 Agosto 2001, che ha come oggetto la salvaguardia dall'inquinamento acustico di ambienti esterni ed abitativi, e fissa il raggiungimento di risultati di miglioramento. I comuni hanno l'obbligo di comunicare le zonazioni acustiche e i conseguenti limiti di tolleranza dai valori limite delle emissioni sonore. Una particolare prescrizione è quella che riguarda le zone delimitanti di comuni diversi. Tali zone non possono avere un discostamento di limite di emissioni sonore pari a 5 db (che in ogni caso non sono pochi).
La delibera comunale.
Il comune delibera la suddivisione in zone e poi ne effettua comunicazione alla regione. Entro 30 giorni possono arrivare contestazioni a tale delibera. Il Piano regolatore dovrà essere coerente con questa disposizione. L'art.7 determina i requisiti acustici del patrimonio edilizio esistente. Qualora sia modificato o ristrutturato, il progettista è obbligato a comunicare i nuovi requisiti (di isolamento acustico), che devono essere quelli prescritti dal D.P.C.M del 1997 (quindi migliorati) . Stesso criterio è valido per le nuove costruzioni. Il progetto deve essere accompagnato da una dichiarazione ed una relazione, che attesti che saranno rispettattati i limiti acustici, previsti dalle leggi vigenti.
Emissioni acustiche delle manifestazioni temporanee.
La regione ha la facoltà di autorizzare le manifestazioni pubbliche temporanee ed eventualmente di dare deroghe di superamento del livello delle emissioni sonore (qui deve mantenere un equilibrio fra disturbo ed indotto). Altra funzione di questa legge è programmare con gli enti delle infrastrutture (dei trasporti per esempio) gli interventi di bonifica,dove sia stato riscontrato una rilevazione più alta dei valori di tolleranza. La Regione dovrà effettuare i piani di risanamento acustico delle aree e deve successivamente realizzarli in 30 mesi. Ovviamente i Comuni si devono adeguare ad essi.
Tutele per il disturbo provocato dal traffico.
Molta attenzione viene fatta per il traffico stradale ed aereo, in particolare a quello notturno. Il ruolo di vigilanza e controllo è di competenza dei comuni, con il supporto dell'Arpa (Agenzia Regionale per l'Ambiente) che effettua i controlli fonometrici su segnalazione dei cittadini, che vengono effettuate negli uffici preposti dai comuni.
Conclusione.
Non è mio lavoro giudicare la validità o meno della norma. Ho iniziato a scrivere degli articoli su questo tema per dimostrare due cose: 1. delle norme sul tema esistono; 2. esiste una procedura di controllo che su segnalazione del cittadino può intervenire. Quindi sono degli strumenti che puoi utilizzare, nel caso della presenza di un disturbo acustico, che condizioni negativamente la tua vita. Adesso sono curioso. Hai mai segnalato alle istituzioni un disturbo da rumore? Sei rimasto soddisfatto? Scrivi nei commenti.